Viaggi di ritorno
Non guardo fuori ma il doppio
che si specchia nel vetro
di una finestra la cui lamina
argentata è di luci accese,
di notti insonni e di viaggi
di ritorno intorno a una stanza.
E sempre cercare le parole
come per dire tutto e barare
sulla realtà o siamo fragili,
ché non c’è balzo di tigre
né natura angelicata
quando scalpita in noi
la nostra storia unica
ma poi niente di speciale.
Il poeta ha il mal d’amore
come chi fuma sa di fumo
e tu, turgida farfalla offesa,
ritiri la spiritromba graziosa
e mai più succhierai il niente
dei suoi fiori artificiali.

[Davide Riccio]

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